Descrizione
Secondo la tradizione, questo oratorio è sorto sulla tomba di Sant’Eufrosino, che qui visse e morì probabilmente intorno al VII o VIII secolo d.C.
Questo santo è considerato l’evangelizzatore del Chianti, nel periodo in cui i missionari venivano inviati da Roma in Toscana in accordo con le autorità longobarde.
L’oratorio è già ricordato in una bolla di Papa Pasquale II del 1102.
L’attuale oratorio risale alla metà del secolo XV, quando Papa Eugenio IV concesse con una bolla l’indulgenza alla chiesa proprio in virtù del fatto che essa custodiva i resti del Santo.
Il pellegrinaggio all’oratorio di Sant’Eufrosino era soprattutto motivato dalla credenza nelle virtù taumaturgiche del Santo; in particolare, si riteneva possedesse qualità miracolose l’acqua affiorante in un piccolo pozzo situato vicino all’oratorio. Su di esso fu eretta una cappellina con un minuscolo altare, ai piedi del quale era un’apertura comunicante col pozzo da cui si prelevava l’acqua da distribuire ai fedeli. Nelle vicinanze dell’oratorio si trova anche il cosiddetto “fontino di Sant’Eufrosino” legato anch’esso alle virtù miracolose dell’acqua che scaturiva da una sorgente sulla quale si trova un singolare tabernacolo che ricorda il “sacellum compitale” pagano: ancor oggi c’è chi ritiene che l’acqua di Sant’Eufrosino guarisca talune affezioni degli occhi e che, data alle puerpere, accresca la secrezione del latte.
Foto gentilmente concessa da Luca Cappelli
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