Salta al contenuto principale Vai al contenuto del piè di pagina

Autorizzazione allo scarico fuori fognatura acque reflue domestiche

Servizio attivo

Dettagli

Il Comune è l'Ente competente al rilascio dell'autorizzazione limitatamente agli scarichi di acque reflue domestiche nelle aree non servite da pubblica fognatura.

A chi è rivolto

Il servizio è rivolto ai cittadini proprietari di immobili ricadenti in località del territorio comunale non servite da pubblica fognatura.

Descrizione

Tutte le abitazioni non collegate alla fognatura pubblica o site in zona non servita dalla fognatura pubblica, devono richiedere l'autorizzazione allo scarico per poter scaricare i loro reflui domestici e/o assimilati a domestici ai sensi del D. Lgs. 152/2006 e della LR 20/2006 e dei regolamenti di attuazione regionali (46/R/2008 e 76/R/2012).

Copertura geografica

Il territorio del Comune di Greve in Chianti.

Come fare

La domanda di autorizzazione allo scarico fuori pubblica fognatura di acque reflue domestiche prodotte da insediamenti ad uso residenziale, o comunque non ricadenti nell’ambito di applicazione del D.P.R. 59/2013, deve essere presentata in forma digitale all’indirizzo PEC del Comune.

Cosa serve

La domanda deve contenere:

  - modulo PDFXML
  - modello allegato alla presente scheda firmato digitalmente
  - documentazione tecnica indicata nel modello sopra richiamato firmata digitalmente.

La domanda deve contenere l’evidenza dell’avvenuto pagamento degli oneri di istruttoria stabiliti dalla Giunta Comunale pari a € 50,00 da versarsi tramite PagoPA.

In caso di scarichi superiori a 100 AE, sono dovuti anche i diritti di istruttoria per il rilascio del parere di ARPAT. L'importo stabilito da ARPAT è comunicato al richiedente con le relative modalità di pagamento, il pagamento dovrà essere effettuato prima del rilascio dell’autorizzazione.

In caso di nuovi scarichi o di sistemi di smaltimento che debbano essere ristrutturati e siano previsti lavori per i quali sia prevista la presentazione di una pratica edilizia ai sensi della vigente normativa, la domanda di autorizzazione allo scarico deve essere presentata all'ufficio Ambiente separatamente dalla pratica edilizia.

Modifiche e variazioni
- è necessario richiedere una nuova autorizzazione nel caso in cui l’immobile sia soggetto a diversa destinazione, ad ampliamento, a ristrutturazione o a manutenzione straordinaria, che comportino una modifica qualitativa o quantitativa dello scarico o una modifica del sistema di trattamento esistente autorizzato.
- è obbligatorio comunicare all'ufficio Ambiente ogni modifica dei titolari dell'autorizzazione.

Cosa si ottiene

L'autorizzazione allo scarico.

Tempi e scadenze

90
giorni
dalla presentazione della domanda completa

Quanto costa

Quale condizione di procedibilità della domanda, ai sensi dell'articolo 5 del R.R. n. 46/2008, è fissata in € 50,00 la somma dovuta per i costi di istruttoria.

Ulteriori informazioni

Tutti gli scarichi di acque reflue domestiche che non recapitano in pubblica fognatura devono essere autorizzati, con formale atto rilasciato ai sensi dell'articolo 124 del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., a seguito di domanda presentata utilizzando i modelli appositamente predisposti.
La domanda è presentata dagli aventi titolo d'uso sullo scarico, responsabili a tutti gli effetti civili e penali della veridicità delle affermazioni contenute nella domanda.
La domanda di autorizzazione di un nuovo scarico deve essere presentata contestualmente, ma con invio separato, al permesso a costruire o altro titolo edilizio, preliminarmente al procedimento stesso ovvero prima della comunicazione di fine lavori.
In ogni caso l'autorizzazione allo scarico è condizione indispensabile per l'abitabilità o agibilità dell'immobile. Nel caso in cui lo scarico recapiti sul suolo o nel caso in cui sia utilizzato un sistema di trattamento dei reflui che preveda la sub-irrigazione, è necessario allegare anche una relazione idrogeologica, redatta e firmata da un tecnico abilitato, da cui risultino le valutazioni sulla natura del terreno e sulla permeabilità dello stesso per giustificare il dimensionamento dell'impianto e la scelta del tipo di dispersione del liquame, le tecniche e gli accorgimenti che verranno adottati per evitare l'inquinamento delle falde idriche, l'assenza di pozzi privati per la captazione delle acque nel raggio di almeno 30 metri dal punto in cui le acque reflue verranno a contatto con il suolo. Inoltre la relazione dovrà evidenziare la mancanza di pozzi per uso acquedottistico entro un raggio di 200 metri dal punto in cui le acque di scarico entrano in contatto con il suolo o dell'eventuale sistema di sub-irrigazione.
L'autorizzazione viene rilasciata con l'indicazione del rispetto delle prescrizioni di carattere generale e di eventuali prescrizioni particolari.
La durata dell'autorizzazione è di quattro anni decorrenti dalla data del rilascio; sono tacitamente rinnovate in assenza di modifiche qualitative e quantitative dello scarico rispetto a quanto autorizzato.
Le modifiche sostanziali dell'impianto autorizzato quali modifiche di destinazione, ampliamento o ristrutturazione dell'immobile, che comportino variazioni quali–quantitative dello scarico autorizzato, il sistema di trattamento delle acque reflue o il corpo recettore, devono essere espressamente autorizzate con un procedimento analogo a quello della prima autorizzazione.
Tutti i soggetti che utilizzano uno scarico di acque reflue domestiche fuori fognatura sono tenuti a conservare copia dell'atto d'autorizzazione ed a conoscerne e rispettarne le prescrizioni.
L'effettuazione di uno scarico in assenza di autorizzazione oppure il mantenimento di uno scarico non conforma a quanto autorizzato, o senza osservarne le prescrizioni, è punita ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente.
La domanda deve contenere l’evidenza dell’avvenuto pagamento degli oneri di istruttoria stabiliti dalla Giunta Comunale e, in caso di scarichi superiori a 100 AE, sono dovuti anche i diritti di istruttoria per il rilascio del parere di ARPAT. L'importo stabilito da ARPAT è comunicato al richiedente con le relative modalità di pagamento.
In caso di nuovi scarichi o di sistemi di smaltimento che debbano essere ristrutturati, la domanda deve essere presentata all'ufficio Ambiente e contestualmente ma con separato invio deve essere presentata idonea pratica edilizia, per eseguire lavori edilizi.

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Normativa di riferimento

- Decreto legislativo n. 152/2006 e ss.mm.ii.
- Legge Regionale n. 20/2006 e ss.mm.ii.
- Regolamento Regionale D.P.G.R. n. 46/R/2008 e ss.mm.ii.
- Regolamento Regionale D.P.G.R. n. 76/R/2012 e ss.mm.ii.
- Regolamento edilizio comunale
- Regolamento comunale per lo scarico di acque reflue fuori fognatura

Ultimo aggiornamento:

16/04/2024, 09:20